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Come tu mi vuoi – come io non ho voluto
cm 90 x cm 90 x cm 90
L’installazione riflette e rielabora l’esperienza vissuta quando le condizioni dell’agire artistico vengono marginalizzate e ridotte a spazi angusti, sia fisici che simbolici.
La cuccia dice di una relazione di dominio.
E’ il ricovero che un padrone costruisce per il proprio cane stabilendone la collocazione per lo più all’esterno della sua casa: in ogni caso in posizione decentrata e marginale, ovviamente con spazio ridotto al minimo vitale.
E’ la forma architettonica per antonomasia dellì’addomesticamento, cioè della riduzione, a misura dei propri bisogni, di un altro essere: è questo il senso del titolo “Come tu mi vuoi-……”.
La missiva con cui l’ente invitava l’artista a partecipare, dettando tipologia e dimensioni, assume la forma di un osso rifiutato in quanto non mangiato: “…….-Come io non ho voluto”, seconda parte del titolo.