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E’ finito il tempo delle opposizioni
cm 150 x cm 100
fotografia digitale digital photograph
Opera in concorso al premio Terna 04 per l’arte contemporanea “Dentro e Fuori Luogo. Senza Rete. Il Territorio per l’Arte” con la seguente scheda di accompagnamento.
Il concorso, con le sue caratteristiche, ed il tema hanno definito il contesto.
In esso, l’enunciato di cui al co.2° dell’art.1, “concorso a premi finalizzato alla promozione degli artisti e dell’arte contemporanea e alla valorizzazione del legame tra arte e impresa”, e la clausola (8.5) con la quale l’artista “cede il diritto di riprodurre ed utilizzare l’immagine dell’Opera anche a scopi economici ” hanno assunto un ruolo dominante nel circoscrivere il territorio oggetto dell’indagine.
A queste condizioni, quale territorio per l’arte? Può esistere un territorio per l’arte?
Ho riscontrato queste condizioni sulla base della mia libertà. Ne è emerso chiaro il rifiuto di barattarla scambiando il bisogno di visibilità con la cessione di un’immagine, sia pure riproducente un’installazione, utilizzabile da un’impresa per fini economici.
Non può esservi libertà se le condizioni nelle quali è data sono orientate da uno scopo e da un “legame” di natura economica. Questo accadimento, ben più del tema proposto, è espressione, sebbene involontaria e contraddittoria, del nostro tempo.
La fotografia, nell’offrire allo sguardo le linee delle tre dimensioni di un’astratto spazio bianco, documenta l’assenza dell’opera. L’alternativa partecipare o non partecipare, cedere o non cedere, si risolve in un’immagine di cui non può comprendersi se il soggetto sia concavo, ovvero costituito da tre pareti di una stanza bianca, oppure convesso, ovvero costituito dalle tre facce di un cubo bianco. Non c’è un dentro o un fuori.
E’ finito il tempo delle opposizioni. Possiamo solo essere dentro e fuori.